(appello di solidarietà per i 13 denunciati per la manifestazione contro Forza Nuova)
Il 23 settembre oltre sessanta cittadini/e antifascisti/e hanno preso parte ad un presidio per contrastare una iniziativa di Forza Nuova in cui era prevista la partecipazione del segretario Roberto Fiore, ex-appartenente alla destra stragista degli anni settanta, che l’amministrazione comunale ha autorizzato in una sala pubblica all’interno di un istituto scolastico della città; colpe evidenti ricadono sul Sindaco che non ha preso una posizione significativa né prima, né dopo gli accadimenti.
Da una parte c’era un sit-che ha avuto momenti di tensione solo quando sono arrivate le manganellate e dall’altra, basta guardare le foto dei quotidiani, esibizioni di saluti romani che da soli varrebbero denunce per apologia del fascismo.
La determinazione nel non voler e abbandonare il presidio improvvisato è costata ai manifestanti tre cariche e, come si è saputo dai media, tredici denunce. Balza all’occhio, per la composizione della manifestazione e le caratteristiche di Mantova, il fatto che questi provvedimenti abbiano colpito in gran parte giovani sotto i venticinque anni. Tredici denunce che pesano come un macigno a partire da una evidente “stretta” sul dissenso che si respira in tutta Italia.
Durante quella manifestazione c’erano, come detto, decine di cittadini diversi per età ed appartenenza politica per dire “mai più” a chi si considera erede e prosecutore delle idee e dei metodi del fascismo.
Mentre, complice il disastro economico, dilagano la guerra tra poveri, l’odio razziale e pulsioni autoritarie, movimenti neofascisti cercano di conquistarsi uno spazio politico nella crisi di una certa destra, simile a loro nelle parole ma un po’ meno nei fatti; pensiamo che “restare umani” significhi oggi smetterla di essere indifferenti e di trovare la forza di indignarsi, di prendere parte e di essere partigiani: facciamo appello ai singoli e alle forze sociali, culturali e politiche perché si apra una campagna di sensibilizzazione su queste tematiche e, da subito, un movimento spontaneo di solidarietà verso gli/le antifascisti/e denunciati/e.
Comitato Mantova antifascista e antirazzista
singoli,associazioni, movimenti, sindacati e partiti possono aderire
mandando una mail a: solidarieta.mn@gmail.com
Addirittura arrivare alla denuncia per qualche spintone…….non è possibile. Esprimo la mia solidarietà ai ragazzi e non denunciati.
Incredibile. Eppure dovrebbero sapere che il modo migliore per coprire le loro malefatte (il famoso “impiegato” che autorizza una manifestazione neofascista) è creare un alone di indifferenza. Con le denunce certo si aizza e non si placa la rabbia. Speriamo almeno che serva a questo, e che sempre più persone si rendano conto dell’acquario di merda in cui sguazziamo sempre più.
Fateci caso, le pagine italiane di wikipedia su Roberto Fiore e nuovo MSI sono “protette per minacce legali”. Solidarietà ai cittadini che si sono fatti avanti e hanno rischiato del proprio per contrastare questo scempio.
ribellarsi è cosa buona e giusta, tutti noi dobbiamo impararlo a fare fin da subito, nelle piazze e sui posti di lavoro, non c’è più niente di garantito, dobbiamo lottare per avere nostri diritti. Esprimo solidarietà per i compagni/cittadini denunciati
Piena solidarietà con i ragazzi della manifestazione.
I ragazzi e le ragazze del Collettivo Luna Storta vogliono esprimere piena solidarietà ai tredici cittadini denunciati dalla questura di Mantova.
Eravamo presenti quella sera e riteniamo fuorviante il dibattito sulle tensioni, più utile a vendere copie dei giornali che a fare luce sulle motivazioni della protesta spontanea e partecipata.
Non possiamo accettare chi si nasconde dietro le critiche alle tensioni per colpire o delegittimare le motivazioni della protesta non violenta di piazza che ci ha visti testimoni.
Difendiamo la legittimità della resistenza passiva e del dissenso cittadino nei confronti di un latitante i cui crimini sono rimasti impuniti e dei vari saluti romani esibiti quella sera in presenza delle autorità di pubblica sicurezza in barba alla Legge Mancino del 1993. Condanniamo la scelta dell’amministrazione comunale chiedendoci in quanto studenti che messaggio costruttivo possa dare alla cittadinanza e ai nostri coetanei la legittimazione da parte dell’autorità di un ex latitante che, pur ritenendo che il male della società sia il sistema bancario vigente, non disdegna di rispolverare discorsi sulla razza e di fomentare la paura del diverso per risollevare le sorti del nostro Paese.
Solidarietà ai cittadini denunciati, solidarietà agli antifascisti, solidarietà a chi si indigna e decide di non tacere di fronte alla barbarie; nessuno si senta escluso.
Restiamo Umani
I ragazzi e le ragazze del
Collettivo Luna Storta