L’ALTRA AMERICA

FTAA

In questi giorni a Miami, in Florida, e’ stato discusso il trattato relativo al FTAA (“Free trade area of the americas”), un sistema di accordi e relazioni che estende il “libero commercio” all’intero continente americano. Questo tipo di politica economica, due mesi fa, a Cancun, ha incontrato una decisa opposizione da parte di vari paesi meno sviluppati: a Miami le resistenze sono state piu’ morbide, e l’FTAA e’ stato approvato, anche se in una versione ridotta.

I principali media ufficiali hanno efficacemente passato sotto silenzio la discussione di uno dei principali accordi economici mondiali, limitandosi a riportare ogni tanto affermazioni generiche e tranquillizzanti. Le poche veline che sono passate affermavano -senza riportare alcun riferimento reale- che questo accordo “tirera’ fuori la gente dalla miseria”. Nulla di strano, dato che a godere dei vantaggi del trattato FTAA saranno i proprietari della maggioranza dei media (General Electric, AOL/Time Warner, Disney).

Nulla di strano nemmeno nel fatto che decine di migliaia di persone siano invece scese in piazza e abbiano manifestato contro questi accordi, resistendo anche alle violenze della polizia. Pare comunque che spray irritanti, scariche elettriche e centinaia di arresti non siano riusciti a convincere i manifestanti della genuina bonta’ dell’accordo per il “Libero commercio nell’area delle americhe”. Anche se nella formula “light” con cui sono stati approvati, gli accordi relativi al FTAA rimangono una minaccia per le condizioni dei lavoratori, lo sviluppo sociale e culturale, l’ambiente e le possibilita’ di autogoverno dei paesi del continente -sotto l’influenza crescente del governo statunitense e degli interessi delle corporation.

Indymedia-italia


L’Area di Libero Commercio delle Americhe – ALCA, in inglese FTAA – e’ il progetto di espansione a tutto il continente (eccetto Cuba) del NAFTA, l’accordo sul libero scambio nel Nord America. La sua attuazione e’ prevista per il 2005. I rappresentanti dei governi si sono riuniti a Miami, Florida, per un round di negoziati, e hanno approvato una versione “ridotta” del trattato previsto. Come ai precedenti summit di Quebec City nel 2000, Buenos Aires 2001 e Quito, Ecuador, nel 2002, una fortissima opposizione ha fatto da contorno al vertice. Assente di spicco il presidente Bush, impegnato a Londra, dove centinaia di migliaia di persone sono scese in strada per contestarlo.