La proposta, del nostro Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani( quello favorevole alla vendita del patrimonio artistico italiano), si basa sulla necessità di porre rimedio alla crisi del cinema. Ma quando mai il cinema è stato in crisi? . Ogni volta che esce un film non si fa altro che sentire: campione d’incassi, 1000 miliardi di dollari in una settimana, un successo mai visto ecc. ecc. A me sembra che come al solito si stia cercando di colpire i più per difendere gli interessi del potere economico.
Nel dettaglio, ai provider verrà richiesto di creare filtri particolari per impedire lo scambio di files tra più computers; e, ad esempio, i curatori di un sito come www.p2pitalia.it che utilizzano il P2P per distribuire materiali propri o di persone che hanno concesso i diritti? che fare in questo caso signor Urbani?
Ma non è finita qui.
Ci eravamo già occupati del decreto grande fratello, vediamone, alla luce di questa nuova legge, un’applicazione pratica: a tutti i provider sarà richiesto di tenere i log delle connessioni per almeno 30 mesi (nonostante questo periodo fosse appena stato portato a 24 mesi, altro pasticcio all’italiana). Dovranno inoltre denunciare i propri utenti( si, avete letto bene) se si accorgono di strane attività di scambio… se non lo facessero rischierebbero multe fino a € 250.000; ora, i provider cosa devono fare? per non perdere tempo devono forse denunciarli direttamente quando firmano il contratto?
Verrebbe inoltre introdotta la voce “favoreggiamento all’attività di pirateria”, quindi tutti i webmaster devono stare attenti ai link che diventerebbero illegali ad esempio.
Non essendo ancora il senso del ridicolo, riportiamo un intervento del “ Presidente della federazione contro la pirateria degli audiovisivi”, casualmente anche amministratore delegato di Columbia Tristar Home Entertainment (basta complottare, è solo un caso!), ricordando che se non si sconfigge la pirateria reprimendola cinema e musica spariranno per sempre!!!
P2P: quella strana voglia di manganello
[[image:mp3.jpg::left:0]]Di Em@
Per completare alcune informazioni contenute nel numero cartaceo di Articolo Zero- speciale musica uscito negli ultimi giorni, va segnalata l’ennesima puntata del dramma musical-repressivo in onda sui nostri schermi del computer .
Tra pochi giorni il Consiglio dei Ministri discuterà della proposta di legge atta, secondo quanto apparso su Il Messaggero, a punire, oltre gli utenti che scambiano materiale illegale, chiunque promuova la distribuzione stessa, in qualsiasi modo. Sono quindi a rischi repressione anche i siti dove semplicemente si discute di P2P, i providers, i webmasters, i moderatori, un po’tutti.