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Ragazzi che spesso sono intelligentissimi, svegli capaci di fare più cose contemporaneamente, con capacità intellettive al di sopra della media (chi scrive parla anche per esperienza diretta come docente). Col solito rito del “consenso informato” (basta scrivere come genitori, che si e’ informati, per scaricare ogni responsabilita’ dalle mani dei medici e dello stato) che come tutti dovrebbero sapere informato non e’ per niente: quale genitore informato darebbe a suo figlio un farmaco derivato dalle anfetamine e che puo’ sviluppare dipendenze peggiori della cocaina?
Sono fra i 6 e i 7 milioni (Dichiarazione del dottore F. Baughman nell’articolo “Making Sense of Ritalin”, di John Pekkanen, Rider’s Digest gennaio 2000, pagina 158) solo negli Stati Uniti i bambini trattati con uno psicofarmaco stimolante, il ritalin, e le diagnosi di tale “male” con conseguenti prescrizione di droghe di sintesi sono in aumento in tutto il mondo occidentale (si parla di un raddoppio del numero di diagnosi ogni 3 / 4 anni negli USA e ogni anno in Inghilterra). Adesso addirittura tale disturbo viene diagnosticato a partire dal primo anno di vita, e senza alcuno scrupolo i medici prescrivono a bambini ancora lattanti una droga, il ritalin appunto, che negli anni sessanta era utilizzata da alcune comunità di hippies per ‘sballare’: “A volte li vedevi completamente immersi in un delirio totale da Ritalin. Non un gesto, non un’occhiata: potevano sedere assorti in qualsiasi cosa – un tombino, le rughe del palmo delle proprie mani – per un tempo indefinito, saltando un pasto dopo l’altro, fino all’insonnia più incoercibile … puro nirvana da metilfenidato.” (Tom Wolfe dal suo articolo “Il cervello senz’anima” del 1996).
Dal punto di vista della sua classificazione tossicologica questo farmaco si trova nella stessa tabella di cocaina, anfetamina, oppiacei e barbiturici (categoria degli stupefacenti). È questa la sostanza che va somministrata a bambini disattenti e “ipercinetici” (che si muovono troppo!) per renderli più sopportabili a genitori e maestri (Il Ritalin è un eccitante del sistema nervoso che ha effetto calmante sulla sfera emotiva e comportamentale; probabilmente si tratta di un effetto paradosso simile a quello che può avvenire con altre sostanze come le benzodiazepine: a piccole dosi ha un effetto stimolante, a dosi maggiori un effetto calmante; nei bambini anche una dose che per un adulto è modesta può avere già un effetto calmante). Di queste “malattie”, “deficit di attenzione” (ADD) e/o “iperattività/impulsività” (ADHD) secondo psichiatri e neuropsichiatri avrebbero sofferto fra gli altri lo scrittore di favole più famoso del mondo Hans Christian Anderson, l’autore di “Alice nel paese delle meraviglie” Lewis Carroll, tre dei più grandi musicisti di tutti i tempi Ludwig Van Beethoven, Amadeus Mozart e Sergei Rachmaninoff, i grandi pittori spagnoli Salvador Dalì e Pablo Picasso, Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, il fondatore della fisica classica Issac Newton, lo scopritore delle leggi dell’elettromagnetismo classico James Clerk Maxwell, il genio della fisica teorica e premio nobel Stephen Hawkins, l’imperatore di Francia Napoleone Bonaparte, il presidente degli USA John F. Kennedy, il cantante e chitarrista dei Nirvana Kurt Cobain (drogato con Ritalin perche’ “ipercrativo e ribelle”)… Malati o geniali? L’Istituto Nazionale per la Salute Mentale degli USA (NIMH) ha dichiarato nel 1999 che il Ritalin e gli altri stimolati utilizzati per l’ADD “sopprimono i sintomi ma non curano il disturbo”. La Food and Drug Administration (FDA), non ha mai approvato la somministrazione di stimolanti per la fascia sotto i sei anni, eppure il Ritalin viene somministrato ora anche ai lattanti. Il Ritalin ormai è diventato la droga più diffusa fra gli adolescenti degli Stati Uniti, e viene utilizzata sia per divertimento che per migliorare prestazioni di studio e lavoro.
Il metilfenidato come effetto a breve termine aumenta le prestazioni di qualsiasi persona, tanto da essere bandito dal Comitato Olimpico Internazionale. A lungo termine invece presenta tutta una serie di effetti nocivi e di complicazioni. In un suo lavoro lo psichiatria Peter Breggin riferisce fra gli altri i seguenti effetti collaterali di Ritalin, Dexedrina, Adderall e altri stimolanti.
Funzioni Cardiovascolari: Palpitazioni – Tachicardia – Ipertensione – Aritmia cardiaca – Dolori al petto – Arresto cardiaco (!)
Funzione cerebrali e mentali: Mania, psicosi, allucinazioni – Agitazione, ansia, nervosismo – Insonnia – Irritabilità, ostilità, aggressione – Depressione, ipersensibilità emozionale, pianto facile, introversione – Riflessi ridotti – Confusione – Perdita di spontaneità emozionale – Convulsioni – Comparsa di tic nervosi
Funzioni gastrointestinali: Anoressia – Nausea, vomito, cattivo gusto in bocca – Mal di stomaco, crampi – Bocca arida – Costipazione, diarrea
Funzioni endocrine e metaboliche: Disfunzione della ghiandola pituitaria, alterazione della produzione dell’ormone della crescita e della prolattina – Perdita di peso – Arresto o ritardo della crescita – Disturbi delle funzioni sessuali
Altre funzioni: Visione sfumata – Mal di testa – Insonnia – Depressione – Iperattività e irritabilità – Peggioramento dei sintomi caratteristici dell’ ADHD – Ridotta capacità di comunicare e socializzare – Aumento del gioco solitario e diminuzione del periodo complessivo di gioco – Tendenza ad essere socialmente inibito, passivo e sottomesso – Piattezza emozionale.
D’altronde l’uso del Ritalin per “curare” questi pretesi “sintomi” si era già dimostrato fallimentare, il che fa pensare subito ad un incremento delle diagnosi di ADD/ADHD finalizzata alla vendita di un enorme quantitativo di farmaci inutili e dannosi. In una ricerca del 1971 infatti, si sono analizzati 83 bambini a 2-5 anni di distanza dalla diagnosi di ADD o ADHD, e il
92% di essi era stato trattato con Ritalin. Ecco i risultati:
60% dei bambini erano ancora iperattivi e studiavano poco (la ragione per la quale veniva loro somministrato il Ritalin), ma in più erano diventati ribelli
59% avevano avuto guai con la polizia;
23% erano stati portati ad una caserma di polizia una o più volte;
58% erano stati bocciati almeno una volta;
57% avevano difficoltà di lettura;
44% avevano difficoltà con l’aritmetica;
78% trovavano difficile restare seduti a studiare
59% erano considerati dalla scuola ragazzi con problemi disciplinari;
52% erano distruttivi;
34% avevano minacciato di uccidere i loro genitori;
15% avevano parlato di suicidio o l’avevano tentato.
Bisogna puntualizzare che anche se il Ritalin è il farmaco più usato per “curare” ADD e AHDD esso non è l’unico. C’è tutta una gamma di farmaci stimolanti come destroanfetamina, pemolina, metanfetamina, adderall, e di farmaci non eccitanti (depressori del sistema nervoso centrale ossia calmanti, antidepressivi, neurolettici, ansiolitici) usati per quel 20% di bambini e adolescenti che non rispondono ai farmaci stimolanti: Aloperidolo, Pimozide, Clonidina, Guanfacina, Nortriptilina, Amitriptilina, Imipramina, Deprenil, Clomipramina, Desipramina, Bupropione, Fluoxetina, Nicotina, IMAO, Moclobemide, Carbamazepina, Valproato, Litio, Cloropromazina, Venlafaxina, Buspirone, Benzodiazepine (Mendelson W., Johnson N, Stewart M. A., “Hyperactive children as teenagers: A follow-up study”, Journal of Nervous Mental Disorders, vol. 153, 1971).
E veniamo ora alle scoperte fatte sulle relazioni illecite fra psichiatri, governi e case farmaceutiche. Negli Stati Uniti infatti sono attualmente in corso varie in cause legali che coinvolgono l’Associazione Americana degli Psichiatri (APA) e l’Associazione degli utenti CHADD, per collusione con la casa farmaceutica Novartis (ex Ciba-Geigy) che produce il Ritalin.
L’accusa per gli psichiatri è di avere preso soldi dalla multinazionale del farmaco per formulare criteri diagnostici sempre più elastici e inclusivi per favorire la vendita del Ritalin. La “Children and Adults with Attention Deficit/Hyperactivity Disorder” (CHADD) ufficialmente appare come un’associazione di utenti, ma in realtà è un’emanazione dell’ortodossia psichiatrica organicista; supportata da “specialisti” fanatici del Ritalin sostiene che il disturbo dell’attenzione ha una causa biologica (Causa supposta e mai trovata ovviamente, come sempre del resto in psichiatria).
In realtà una causa biologica di certi comportamenti in alcuni casi è nota da tempo, ma la psichiatria non la prende in considerazione perché troppo scomoda. Esistono disfunzioni neurologiche causate dai vaccini al mercurio, dall’assunzione per altra via di metalli pesanti, da contaminanti chimici e additivi vari presenti nei cibi, da una dieta squilibrata che porta alla carenza di alcune vitamine, disfunzione neurologiche connesse alle meningiti causate dai vaccini. Se esiste un’alterazione reale del funzionamento neurologico ciò può dipendere quindi dai veleni che i nostri bambini sono costretti ad ingerire, e alcuni anomalie comportamentali si potrebbero risolvere con una corretta prevenzione. Ma si sa, alle case farmaceutiche la prevenzione ruba solo clienti, e parlare dei danni dei vaccini, dopo che ci hanno inculcato l’idea della loro potenza benefica, è peggio che bestemmiare in una chiesa impossibile, come asserisce il pediatra Mendelson.
Piuttosto che tutelare gli utenti, i rappresentanti dell’associazione CHADD tengono conferenze nelle scuole per pubblicizzare il Ritalin e distribuiscono un opuscolo sul disturbo dell’attenzione stampato a cura della Novartis. Sono questi finti tutori degli utenti della psichiatria che hanno condotto una campagna per derubricare il Ritalin dalla tabella II alla tabella III degli USA, onde eliminare certe limitazioni alla vendita del farmaco ed allargarne il mercato. Quello che fa paura è che tale campagna fu sottoscritta dall’Accademia Americana di Neurologia, dall’Accademia Americana di Pediatria, dall’Associazione Psicologica Americana, dall’Accademia Americana della Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Tutti insieme appassionatamente, dagli psicologi agli psichiatri passando per i neurologi, perché una droga venga considerata un po’ meno pericolosa e venduta con maggiore libertà.
Per fortuna prima che la DEA si pronunciasse su tale richiesta un documentario televisivo svelò che la CHADD aveva preso 900.000 dollari dalla Ciba-Geigy, ora Novartis. E tale squallida manovra tangentizia fu citata dalla DEA (Drug Enforcement Administration) nella sua risposta alla richiesta di derubricazione. A queste manovre sembra non sia estranea neanche la FDA.
http://www.laleva.cc/cura/ritalin/ritalin_italia.html
In Italia torna lo psicofarmaco RITALIN , gia` utilizzatissimo nei Stati Uniti come “cura” per i ragazzini troppo vivaci e disattenti a scuola, diagnosticati di ADHD (Deficit dell’Attenzione e Disordini da Iperattività).Nell’interesse di chi? Dei bambini o delle multinazionali che producono i farmaci? Nel caso del Ritalin si tratta della NOVARTIS – uno dei colossi mondiali dell’industria dei pesticidi e dei prodotti transgenici, la quale sta esercitando una intensa pressione sull`EU per potere commercializzare semi OGM.