L’Aula del Senato ha respinto l’emendamento presentato dai senatori della Costituente socialista Angius, Barbieri e Montalbano che prevedeva di far pagare l’Ici sugli immobili di proprietà della Chiesa che svolgono un’attività commerciale «anche nel caso in cui» tale attività «abbia carattere accessorio rispetto alle finalità istituzionali dei soggetti».
Sono stati 240 i contrari, 12 i senatori favorevoli e 48 gli astenuti. A nulla è valso l’appello di Accursio Montalbano che durante la dichiarazione di voto aveva chiestoai colleghi della maggioranza di trasgredire la disciplina di partito «almeno» in ciò che non tocca la manovra nei suoi punti fondamentali.
Infatti Prc, Sd e Verdi – Pdci, salvo qualche distinguo, si sono astenuti: «Una decisione sofferta – come aveva annunciato Rina Gagliardi – ma esclusivamente politica» nonostante l’adesione ideologica al contenuto dell’emendamento. Compatta nel no la Cdl.
Giusta la bocciatura anche secondo Luigi Lusi dell’Ulivo che aveva definito il testo dei socialisti «schizofrenico» in quanto avrebbe colpito «sia le mense della Caritas che delle associazioni laiche» finendo per dare agli italiani «un segnale di divisione».
Stando a quanto si apprende, sulla questione delle esenzioni Ici alle strutture annesse ai luoghi di culto martedì Bruxelles avrebbe inviato a Roma una richiesta di chiarimenti da espletare in un mese.
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