Vicenza: i No Dal Molin festeggiano la sospensione dei lavori

da carta.org
Sono da poco passate le sei di mattina, e piove. Fuori è ancora buio e per le strade non c’è traffico; raggiungiamo il blocco no Dal Molin all’entrata militare dell’aeroporto in tempo record. Strano vedere che il traffico inizia proprio sul viale dell’aeroporto. L’appello di ieri, lanciato dai presidianti alla comunità vicentina, è servito: in questa ultima giornata di azione, in molti si sono mobilitati per essere ai blocchi la mattina presto, prima di andare a lavoro. Il cattivo tempo non ha scoraggiato nessuno.
La lettura della rassegna stampa è ormai un rito. Guido sale su una panca e legge ad alta voce per tutti. Una folla di persone lo circonda per ascoltare con attenzione cosa si dice dell’iniziativa contro i lavori di bonifica, mentre chi ancora dorme nelle tende, viene svegliato dal clamore. Paolo esce dalla tenda un po’ contrariato e ancora avvolto nella coperta, ma subito una signora gli porge un bicchiere di caffè caldo e una brioches. In molti, prima di recarsi in ufficio, approfittano dell’abbondante colazione apparecchiata ai blocchi. Pass anche Paolo Cacciari, deputato del Prc. «Malgrado le recenti vicende, tra la popolazione, le categorie economiche e perfino tra le forze dell’ordine ho trovato un clima disteso e pacifico, vissuto dai manifestanti con la determinazione di chi sa di essere nel giusto ed è consapevole della valenza civile della propria protesta».
Nel frattempo, iniziano ad arrivare anche alcuni studenti. Qualche rappresentante dei movimenti – sia di quello studentesco, che di quello contro la nuova base militare – è comunque in viaggio verso Venezia, per aderire allo sciopero generale indetto dai sindacati di base. Ma in molti hanno deciso di rinunciare al corteo per restare ai blocchi. Gli studenti portano con loro la musica e il sole. Le note delle canzoni di Bob Marley si fanno trasportare dal vento come le nuvole. C’è il solito via vai di auto che entrano ed escono dall’aeroporto, ma la mattina trascorre tranquilla, senza problemi né agitazioni. E gli operai addetti alla bonifica non si fanno vedere nemmeno oggi.
Per il terzo giorno di seguito i lavori all’interno del Dal Molin sono sospesi. «Non avevo mai fatto prima una cosa simile e me ne pento – confida Anna, del gruppo Donne no Dal Molin – Questi tre giorni di blocchi sono stati un’esperienza speciale, che mi ha dato forza e speranza».
L’ora di pranzo si avvicina. Gianna inizia a preparare il fuoco con l’aiuto di Vittorino. Paola taglia la polenta da abbrustolire e Pino prepara le salsicce. Il menù trova l’appoggio di tutti, per i vegetariani c’è del formaggio da far sciogliere sul fuoco. Mentre al blocco di viale Ferrarin si prepara da mangiare, dall’altra parte, sul lato civile, è in corso la conferenza stampa indetta dal Presidio Permanente per aggiornare i giornalisti della stampa locale sullo stato dei blocchi e sulle prossime iniziative in programma. Marco diventa per l’occasione il portavoce del movimento, è supportato da molti dei presidianti che gli danno man forte di fronte alle domande della schiera di giornalisti con il taccuino in mano. Una telefonata interrompe la conferenza stampa. La notizia arriva da Firenze: sembra che la ditta fiorentina Abc General Engineering, vincitrice dell’appalto per la bonifica dell’area del Dal Molin abbia deciso di rinunciare all’incarico. Un applauso accoglie la notizia.
Secondo quanto riportato da Sole 24 Ore di oggi, Gianfranco Mela, titolare di Abc, avrebbe deciso di ritirare il personale addetto alle bonifiche dopo le proteste del movimento vicentino e quelle dei gruppi toscani che hanno risposto all’appello dei No Dal Molin. L’appalto era stato vinto dalla ditta Abc in associazione con l’azienda Strago di Portici (Napoli) e il contratto stipulato con le forze armate statunitensi sarebbe dovuto durare nove mesi. La conferenza stampa si conclude tra le speranze e i sorrisi dei manifestanti. Stasera, alle 21, una festa davanti all’ingresso civile dell’aeroporto concluderà i tre giorni di blocchi. Musica, castagne e vin brulè per un’altra notte in bianco. Per recuperare il sonno c’è tempo. Stasera si festeggia.

di NDM