Al concerto dei Subsonica Don Gallo insulta i Finanzieri
Per migliaia di giovani doveva essere una festa di musica e divertimento all’insegna dei Subsonica e della loro musica travolgente. Per la Guardia di finanza era in programma una delle operazioni a sorpresa contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti tra i giovani, diventate ormai un appuntamento fisso prima di ogni concerto di richiamo organizzato in città.
Per migliaia di giovani doveva essere una festa di musica e divertimento all’insegna dei Subsonica e della loro musica travolgente. Per la Guardia di finanza era in programma una delle operazioni a sorpresa contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti tra i giovani, diventate ormai un appuntamento fisso prima di ogni concerto di richiamo organizzato in città. La serata si è trasformata per iniziativa di don Andrea Gallo e di alcuni suoi sostenitori, presenti ieri sera all’entrata del VaillantPalace di Fiumara (l’ex MazdaPalace) con un proprio stand della comunità di San Benedetto al porto, in una zuffa contro i militari, definiti «nazisti» per la loro «assurda repressione» nei confronti dei giovani e del loro mondo. E’ stato don Gallo in persona a scagliarsi contro i Finanzieri della compagnia pronto impiego (i cosiddetti baschi verdi) e a protestare per i controlli in corso.
Arrivando a rivolgersi a muso duro contro lo stesso comandante del nucleo, il maggiore Davide Cardia, presente sul campo a coordinare l’attività. Il parapiglia è avvenuto ieri sera all’ingresso del concerto, penultima tappa del tour della band giovanile dei Subsonica, seguito all’uscita dell’album L’eclissi.
Il gran finale è previsto per mercoledì sera al Palasport Olimpico di Torino. I controlli con le unità cinofile delle Fiamme Gialle, che già in passato erano entrate in azione in occasione di altri importanti eventi musicali, primo fra tutti il concerto di Vasco Rossi, hanno portato all’individuazione di undici persone, trovate in possesso di sostanze stupefacenti, in quantità giudicata adeguata a un uso esclusivamente personale e per questo segnalate alla prefettura come assuntori. Una segnalazione senza conseguenze penali, prevista dalla legge per obbligare chi fa uso di droghe a sottoporsi a una serie di test psicologici e fisici per superare la tossicodipendenza. Due giovani sono stati sorpresi invece con dosi da spaccio e sono stati denunciati alla Procura. Il primo aveva trenta grammi di hashish: un panetto che distribuiva ai potenziali clienti che andavano al concerto. Il secondo aveva nelle tasche della giacca stupefacenti di vario tipo, pronto a soddisfare ogni richiesta: pasticche di ecstasy, cocaina e hashish. Come da tradizione, allo scattare delle operazioni di controllo, tra i giovani assiepati agli ingressi è iniziato il fuggi fuggi, da una parte, e la corsa a disfarsi della droga pronta all’uso o alla vendita, dall’altra. Sull’asfalto i Finanzieri hanno raccolto spinelli e pezzi di fumo per un peso complessivo di oltre trenta grammi: sequestrati e avviati alla distruzione.
Ma a sorprendere tutti è stata la reazione del prete di frontiera, noto per le sue posizioni anti proibizioniste e per il suo ruolo di leader dei movimenti no global, molti dei quali insofferenti a ogni intrusione nel proprio mondo, di qualsivoglia uomo in divisa. L’intervento di don Gallo è stato così veemente da spiazzare gli stessi ufficiali della Guardia di finanza, costretti a gestire una situazione potenzialmente esplosiva sul piano dell’ordine pubblico. Risolta alla fine senza scontri. Il responsabile della comunità di San Benedetto al porto, oltre a definire «nazisti» i metodi dei rappresentanti dello Stato, ha minacciato di rivolgersi ai giornali e, prima ancora, di chiedere ospitalità alla band dei Subsonica, a Samuel (il leader) e a C-Max Casacci, il chitarrista che divide con Samuel la guida del gruppo e la confezione di gran parte dei loro successi, per lanciare il suo messaggio anti proibizionista dal palcoscenico. Soltanto nei prossimi giorni, si saprà se il comportamento del sacerdote avrà conseguenze di carattere giudiziario.
di Secolo XIX di Genova