Una tavola rotonda per ‘riparlare’ anche della rinuncia di Benedetto XVI a partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico alla Sapienza di Roma, si e’ svolta oggi nell’ateneo della capitale.
– E il messaggio partito dall’incontro, che si e’ svolto nella facolta’ di Giurisprudenza e’ stato netto: ‘e’ inaccettabile, per uno stato moderno e laico l’ingerenza del Vaticano nella sfera politica e delle scelte individuali’ e la scienza non puo’ essere subordinata alla fede.
‘Laicita’ e autodeterminazione dopo le proteste per la partecipazione del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico’ il tema dei lavori, organizzati dai Giovani di Sinistra Critica.
Sono intervenuti Angelo D’Orsi, docente di storia del pensiero politico dell’universita’ di Torino nonche’ promotore dell’appello di solidarieta’ (1.500 adesioni da tutta Italia) ai 67 docenti della Sapienza che espressero un giudizio negativo sulla presenza del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico, Carlo Cosmelli, fisico della Sapienza, e Cinzia Arruzza, di Sinistra Critica. A coordinare gli interventi Giorgio Sestili, del Coordinamento dei Collettivi. Tutti i partecipanti hanno respinto l’etichetta di ‘intolleranti, integralisti e oscurantisti’ con la quale sostengono di essere stati bollati dopo la rinuncia di papa Ratzinger ad intervenire alla cerimonia del 17 gennaio scorso. ‘Nessuno ha impedito al papa di intervenire – hanno aggiunto – anzi e’ stato lui a sottrarsi alle critiche ed alle voci di dissenso verso una chiesa cattolica che negli ultimi tempi ha manifestato un’evidente svolta reazionaria’. (ANSA).
di em@