Ora bisogna ricostruire la sinistra di classe dalle macerie.
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“Per dirla con una battuta, dove non era riuscito Occhetto è riuscito Bertinotti e quindici anni di storia di Rifondazione e della sinistra antagonista sono stati buttati al macero.” dichiara Flavia D’angeli, di Sinistra Critica “Una sconfitta da addebitare al gruppo dirigente dell’Arcobaleno.”
“Ma a uscire battuto dalle urne è l’intero progetto che ha sorretto il centrosinistra degli ultimi anni. L’idea che Berlusconi si potesse battere con politiche moderate non premia infatti Veltroni che resta molto distante dal Popolo delle Libertà.”
“A sinistra, invece” prosegue la D’angeli “a essere battuta drasticamente è la linea governista e compatibilista, oltre che il tentativo di assemblare forze non assemblabili.Si tratta dell’epilogo della sconfitta subita nell’89.”
“Ora non resta che ricostruire.”
“Il piccolo ma prezioso risultato di Sinistra Critica ci dà la spinta per cimentarci con questo compito considerevole. Certo, senza la supponenza autoreferenziale del Pcl si sarebbe potuto rendere visibile una sinistra alternativa superiore all’1% e questo avrebbe consentito di avere più forza e credibilità.
Resta comunque il compito della ricostruzione.
Innanzitutto sul versante dell’opposizione sociale e dei movimenti.
Noi ci dichiariamo disponibili fin d’ora a ricostruire un movimento di opposizione sociale alle politiche liberiste imperniato sulla lotta alla precarietà, alla guerra, alla devastazione ambientale, alle ingerenze vaticane.
Sul piano politico, riproponiamo un progetto di Costituente Anticapitalista, lontana da nostalgie identitarie e simboliche. Nessun generico appello “all’unità dei comunisti” può risolvere lo stato di devastazione in cui la sinistra è stata portata.
C’è bisogno di un impegno molto più profondo e di lungo periodo. Noi siamo pronti ad assumercelo.” conclude Flavia D’angeli
di em@