Si è svolta con successo l’assemblea unitaria del sindacalismo di base (Cub-Cobas e Sdl) sabato 17 maggio a Milano. Il segnale di una risposta matura alla situazione attuale e il tentativo di chiudere una fase di divisioni e contrapposizioni. Qui di seguito pubblichiamo la mozione conclusiva.
L’assemblea Nazionale del sindacalismo di base promossa unitariamente da CUB, Confederazione Cobas e Sdl intercategoriale, tenuta a Milano il 17.05.08, cui hanno partecipato oltre 2000 delegati provenienti da tutta Italia e da tutte le categorie pubbliche e private ha discusso ed arricchito i contenuti e le analisi proposte dal documento unitario che ha aperto i lavori e rafforzato la piattaforma di lotta.
Gli oltre 30 intervenuti, hanno sottolineato la violenta lotta di classe scatenata contro i lavoratori e i ceti popolari dai padroni e dal potere finanziario ed economico, che porta con se una condizione di bassi salari, di precarietà diffusa, di peggioramento dei diritti sociali di sfruttamento degli immigrati, delle donne e di devastazione del territorio, che é funzionale alle politiche liberiste e mercatiste fatte proprie, nel nostro paese sia dal centro destra che dal centro sinistra, e che con una perfetta identità di vedute del governo Prodi e di quello Berlusconi stanno producendo inaccettabili provvedimenti razzisti e politiche securitarie.
In questo quadro si colloca anche, l’attacco portato da Cgil Cisl Uil per ridurre drasticamente gli spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e gli strumenti generali di difesa delle condizioni di vita dei lavoratori sancendo, con la proposta avanzata, lo svuotamento del Contratto Nazionale realizzato in questi anni.
L’assemblea ritiene necessario proseguire nel percorso unitario intrapreso e, raccogliendo la forte richiesta di unità emersa in tutti gli interventi, di realizzare strumenti permanenti di confronto, azione e lotta unitari sia a livello generale che territoriale e categoriale.
L’assemblea approva la piattaforma proposta nel documento introduttivo i cui punti principali sono:
– Forti aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui; introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi – Eliminazione dell’Iva dai generi di prima necessità – Difesa della pensione pubblica – No allo scippo del TFR – eliminazione della clausola del silenzio assenso e possibilità per i sottoscrittori di uscire dal fondo pensione.
– Abolizione delle leggi Treu e 30.
– Lotta al razzismo che, oltre a negare diritti uguali e la dignità delle persone, scarica sui migranti la responsabilità dei principali problemi sociali.
– Continuità del reddito – Lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità.
– Rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito. No alla detassazione degli straordinari proposta da governo.
– Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali.
– Restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare e pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori.
– Difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie degne di questo nome, del diritto alla casa e all’istruzione.
– No all’attacco al diritto di sciopero – difesa e riconquista di spazi di lotta che vadano oltre le attuali limitazioni.
A sostegno di questa piattaforma, che il sindacato di base ha posto al centro del conflitto e delle mobilitazioni e che oggi rilanciamo con forza, l’Assemblea promuove una forte campagna di mobilitazione che impegni tutti i territori e le categorie, da realizzare con scioperi, manifestazioni, iniziative di lotta, indicando sin d’ora anche una prima giornata nazionale da tenersi entro giugno.
L’Assemblea ritiene altresì, sin d’ora, di indicare per l’autunno la necessità di realizzare uno Sciopero Generale Nazionale dell’intera giornata a sostegno di questa piattaforma di lotta e per sconfiggere le politiche economiche e sociali imposte dal liberismo e dalla globalizzazione e realizzate dai governi.
di red.