Violenze e torture da parte di poliziotti e guardie a Bolzaneto sono avvenute, anche se la magistratura ha accertato solo specifici episodi: è vero che il reato di tortura non esiste in Italia, ma è un po’ troppo poco dopo sette anni! Ora va messa sotto accusa l’intera catena di comando che ha pianificato e realizzato la repressione al G8 di Genova” dichiara Gigi Malabarba, già senatore di Sinistra Critica presente a Genova durante il G8 e testimone ai processi contro le forze dell’ordine.
“Le 15 flebili condanne di oggi andranno anche in prescrizione, ma le responsabilità politiche possono e devono essere individuate, perché i protagonisti, a partire dall’allora capo della polizia Gianni De Gennaro, sono tuttora ai vertici delle istituzioni. Non esiste alcuna possibilità che le violenze poliziesche di piazza, che hanno portato all’uccisione di Carlo Giuliani e all’aggressione a migliaia di manifestanti, così come le torture e i pestaggi a Bolzaneto e alla scuola Diaz possano essere frutto di iniziative casuali e spontanee da parte di singoli” continua Malabarba. “E sulla notte cilena della Diaz, con tanto di prove false e depistaggi, non sarà così facile spargere assoluzioni a piene mani…”
“La mancata istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta anche da parte di un governo di centrosinistra, che pure l’aveva nel suo programma, pesa come un macigno sull’isolamento in cui la magistratura genovese è stata lasciata nella ricerca della verità e della giustizia sui fatti del G8. Il nuovo governo di centrodestra, dal canto suo, farebbe bene non solo a spostare dalla Maddalena, ma ad annullare il nuovo vertice previsto in Italia il prossimo anno” conclude l’esponente di Sinistra Critica.
di Sinistra Critica Mn