RITROVO IN STAZIONE DEI TRENI A MANTOVA 12.00
PARTENZA TRENO 12.21, ARRIVO A VICENZA PER LE 13.50.
RITORNO: 18.08 ARRIVO 19.46
19.05 ARRIVO 20.47 ( da Vicenza a Verona c’ è un eurostar )
20.06 ARRIVO 22.32
Fuori dalla stazione di Vicenza sarà attivo un servizio di bus navetta per arrivare al concentramento, per maggiori info: http://www.nodalmolin.it/spip.php?article359
Il 4 luglio è l’anniversario in cui gli statunitensi festeggiano la propria indipendenza; quest’anno sarà anche il giorno in cui i vicentini – e tutti coloro che vogliono la pace e la difesa dei beni comuni – decreteranno la propria indipendenza dalle servitù militari.
Il 4 luglio è l’anniversario in cui gli statunitensi festeggiano la propria indipendenza; quest’anno sarà anche il giorno in cui i vicentini – e tutti coloro che vogliono la pace e la difesa dei beni comuni – decreteranno la propria indipendenza dalle servitù militari.
Una grande mobilitazione in una giornata dall’alto valore simbolico; non solo per l’Independence Day, ma soprattutto perchè quel sabato anticipa di pochi giorni l’apertura del G8 all’Aquila e l’arrivo in Italia del presidente statunitense Obama.
Il G8 rappresenta il momento in cui coloro che si autodefiniscono “i grandi della terra” vorrebbero decidere, senza di noi, le sorti del pianeta; da realizzare, s’intende, anche con la guerra, laddove costrizioni politiche ed economiche non siano sufficenti.
Obama rappresenta la promessa, per milioni di donne e uomini, di un cambiamento possibile; ma, finora, alle parole non sono seguiti fatti concreti e politiche reali per dar davvero vita a “un governo del popolo, per il popolo, con il popolo” e alla fine delle guerre e delle devastazioni da esse prodotte.
La manifestazione del 4 luglio rappresenta la voglia e la determinazione di riappropriarsi del futuro proprio e di quello del pianeta, a partire dai nostri territori; vogliamo liberare il Dal Molin dalla base di guerra, vogliamo far capire a Obama la tenacia e la caparbietà della nostra lotta, vogliamo rivendicare la dignità del nostro rifiutare un’imposizione che ci renderebbe complici della guerra in una città devastata dalla militarizzazione.
Pratichiamo democrazia e indipendenza, liberiamo Vicenza.
di Spazio Sociale La Boje