di Sinistra Critica Mantova e Spazio Sociale La Boje
Siamo di fronte all’ennesima colata di cemento sulle nostre aree verdi limitrofe alla città.
Il Comune ancora una volta preferisce seguire gli interessi dei grandi impresari edili mantovani,
piuttosto che attuare politiche urbanistiche che risolvano i problemi ambientali, sociali e abitativi della città.
Secondo i piani di via Roma, a subire una imponente cementificazione saranno 110mila metri quadrati di area verde nel comparto Te Brunetti-Nuovo Ospedale, sui quali vedremo sorgere per anni un cantiere a cielo aperto necessario alla realizzazione di centinaia di unità abitative e aree commerciali.
A trarne profitti per i prossimi anni sarà l’impresario Bottoli. Si tratta dell’ ultimo esempio di urbanizzazione selvaggia operata dalle amministrazioni del PD, dopo le 21 varianti al PRG approvate nel 2004 dall’allora giunta Burchiellaro che hanno permesso ai costruttori di versare milioni di metri cubi di cemento sulle aree agricole e boschive del nostro comune- e dopo il vergognoso smantellamento dell’autostazione di Piazzale Mondadori, con pesanti conseguenze dal punto di vista ambientale, viabilistico e sociale.
Mantova nel corso degli ultimi anni ha visto troppo cemento riversarsi sul suo suolo e sulle restanti aree verdi, al punto da detenere il triste primato regionale di Provincia con la maggior superficie urbanizzata per abitante, 684 mq/ab, pari a più del triplo di Milano, 221 mq/ab ( fonte: 1° rapporto Osservatorio Nazionale sul consumo di suolo).
Di fronte a questa situazione estremamente preoccupante di elevato consumo di suolo, la giunta Brioni avalla un intervento di urbanizzazione assolutamente irrazionale sotto il profilo dele effettive esigenze abitative della cittadinanza mantovana, visto l’elevato numero di case ancora sfitte o invendute, mentre la disponibilità di alloggi popolari a canone sociale per le classi più povere, le giovani coppie, i lavoratori precari ed i migranti rimane ormai da anni ben al di sotto delle reali necessità.
L’ennesimo piano di edilizia irrazionale che obbedisce alle logiche della massimizzazione del profitto da parte di pochi e che pagheremo come collettività in termini di inquinamento di traffico e di distruzione di aree verdi in cambio del magro beneficio di poter usufruire di pochi oneri di urbanizzazione. Un copione già visto troppe volte a Mantova e negli enti locali governati dal centrodestra.
Sarebbe invece necessario investire nelle carenti infrastrutture, nel trasporto pubblico, in strutture per i servizi sociali, nell’edilizia a canone sociale, nella riqualificazione del verde di valletta paiolo,
piuttosto che incentivare faronici progetti di prolificazione indiscriminata di appartementi dai costi inaccessibili e di centri commerciali che fanno terra bruciata dei piccoli negozi di quartiere.
Per questo condividiamo le critiche che ha mosso il comitato di valletta Paiolo e ne sosteniamo le rivendicazioni a mobilitarsi contro l’ennesimo scempio edilizio.
Crediamo omai sia urgente e necessaria una assemblea cittadina permanente che consenta una larga partecipazione e discuta di un altro sviluppo possibile.
La salvaguardia del nostro territorio,della nostra salute, dei nostri ritmi di vita valgono più dei loro profitti.