Si è svolto stamattina un presidio anti-sfratto a Rodigo (MN). Precari e studenti dello spazio sociale La boje e di Sinistra Critica insieme all’assessore provinciale Banzi sono intervenuti per evitare lo sfratto esecutivo per un cittadino italiano di origine marocchina, la sua e un’altra famiglia con bimbi piccoli.
Appena si sono palesati l’ufficiale giudiziario, l’avvocato della proprietà e i rappresentanti della stessa gli attivisti e gli inquilini hanno cercato di stabilire un dialogo e mediare sulla questione. Dopo diversi minuti di discussione pacifica si è deciso di coinvolgere anche l’amministrazione comunale a guida leghista.
E’ stata ottenuto un rinvio dello sfratto mentre il comune di Rodigo, su pressione degli attivisti e dell’assessore provinciale, ha riaperto il caso iniziando l’iter burocratico per il trasferimento delle famiglie in una struttura di accoglienza.
I presidi antisfratto che sono in continuo aumento in tutta Italia, diventano un argine contro la perdita di un tetto: oltre a evitare che famiglie intere con bambini/e si trovino per strada, sono utili a sollecitare l’intervento dell’amministrazione; questo presidio ha dato inoltre modo di iniziare a fare luce sul problema della casa nella nostra provincia. A Mantova(città e provincia) nel 2009 i provvedimenti di sfratto emessi sono stati oltre 400; queste sono le cifre in un epoca in cui l’edilizia popolare è ai minimi storici e sono migliaia gli alloggi privati sfitti lasciati alla speculazione.
Visto il dilagare del problema che interessa centinaia di famiglie colpite dalla crisi è necessario un intervento nazionale che attui una moratoria per gli sfratti per morosità, fino a quando un vero intervento pubblico rimetta al centro l’edilizia residenziale pubblica.