OCCUPATO PALAZZO DUCALE: COMUNICATO ‘ACA TORO

30 NOVEMBRE, MANTOVA: OCCUPATO PALAZZO DUCALE DA STUDENTI E UNIVERSITARI

Anche Mantova si mobilita contro la riforma Gelmini: più di un centinaio di studenti medi e universitari hanno occupato Palazzo Ducale, in pazza Sordello, nel pieno centro di Mantova, esponendo due striscioni , che recitavano “Basta tagli a cultura e istruzione”, e “9 dicembre: tutti in piazza”. Subito dopo, si è svolta un’assemblea tra i partecipanti all’azione, da cui è emersa la decisione di organizzarsi in vista del 9 dicembre.

Il messaggio è chiaro: non smetteremo di lottare fino a che il ddl Gelmini non sarà ritirato; il prossimo appuntamento sarà la manifestazione di giovedì 9 dicembre, in cui porteremo ancora una volta in piazza la voce e la protesta di studenti, ricercatori e docenti precari di scuola e università.

Sosteniamo la lotta delle Università di tutta Italia, che in questo momento stanno bloccando tutte le città del PaesePB300072. Uniamo le lotte, contro questa riforma e contro questo governo, per un’università pubblica, laica, di qualità e di massa e per un diritto allo studio accessibile a tutti.

COLLETTIVO STUDENTESCO ‘ACA TORO

18 commenti

  1. Il Coordinamento Scuola Mantova appoggia e aderisce alle mobilitazioni degli studenti medi e universitari mantovani in difesa dell’Istruzione pubblica.
    Non possiamo non unire le forze in questo momento delicato e burrascoso per le sorti della Scuola e dell’Università.
    Oggi l’attacco all’Istruzione rappresenta un duro colpo alla democrazia e alla libertà, oltre che un ennesimo atto di macelleria sociale. Dopo le migliaia di cattedre tagliate nella Scuola, con la Riforma in discussione oggi alla Camera, si tenta di chiudere ogni speranza di futuro agli altrettanti migliaia ricercatori, che con impegno, passione, sacrificio in questi anni, hanno contribuito alla crescita culturale e sociale del nostro Paese.
    Siamo anche noi, docenti della Scuola pubblica, con gli studenti che hanno bloccato il centro della città, occupando Palazzo Ducale.
    Saremo insieme nelle prossime iniziative in programma, a partire dalla prossima settimana, in vista dell’approvazione definitiva della manovra finanziaria in parlamento.
    La nostra lotta e le nostre strade non possono rimanere divise.

    Coordinamento Scuola Mantova

  2. Non capisco perchè ci sia da dare giudizi così a caso. Mi sembra un modo valido per manifestare un disagio che c’è. alla luce di quello che sta succedendo, che ci coinvolge tutti, te Michele compreso, bisogna fare qualcosa di tangibile, sperando che serva! Di certo non si cambia nulla stando seduti e aspettando che gli altri facciano qualcosa o filosofeggiando sui massimi sistemi. Guarda cosa sta succedendo in tutta Italia, credi allora che la stragrande maggioranza degli studenti italiani, medi e universitari, siano completamente fuori di testa?!?!

  3. Un corteo in piazza è esercizio di diritti costituzionali. L’occupazione non autorizzata di un palazzo storico è un atto illegittimo che fa passare l’intera battaglia dalla parte del torto, perpetrando lo stereotipo della “sinistra bigotta” che non sa fare altro che protestare violando le leggi e disturbando l’ordine pubblico. Mi dispiace, ma fare una cosa del genere è da fuori di testa. E non mi sorprendo che sia successo.

  4. Se è per questo, adesso a Mantova anche sedersi sui gradini delle Poste e fuorilegge. Ma, seguendo il tuo ragionamento, non va fatto perchè “disturba l’ordine pubblico” e viola un regolamento…
    Se fossi venuto, stamattina ti saresti reso conto di come NESSUN LUOGO sia stato in nessun modo toccato o manomesso dall’azione compiuta, e di come la protesta sia stata PACIFICA, tanto da essere stata appoggiata e da aver ricevuto la solidarietà dei lavoratori stessi di Palazzo Te.
    Quindi, ordine pubblico un paio di palle: se l’unico modo per farsi ascoltare è diventato quello di salire sui tetti e occupare monumenti, allora saliremo sui tetti e occuperemo monumenti fino a quando sarà necessario.

  5. Ma scusa, come pretendete che non venga leso il diritto allo studio quando voi per primi dimostrate di non conoscere i confini dei vostri diritti e delle vostre libertà (mi riferisco proprio al diritto di protesta)? Appostarsi sui tetti delle Facoltà, quella è una cosa sensata, al limite della legittimità, ma sensata, per ribadire che l’istruzione è pubblica, che le Università pubbliche sono di tutti gli studenti e di tutti i professori. Occupare un monumento storico, quello è illegittimo e senza senso. Cosa volevate dire? Qual’è il senso comunicativo di un tale gesto palesemente al di fuori della legittimità? Potevate scegliere cento altri posti, molto più sensati. Potevate fare più casino in piazza, quello sarebbe stato ancora entro i confini del diritto di protesta. Ma occupando un palazzo storico, che con la politica non c’entra nulla, avete dimostrato di non aver cognizione di cosa sia una protesta mirata, esattamente come se (e dico, kantianamente, COME SE) foste andati lì tanto per perdere un giorno di scuola, tanto per seminare un po’ di zizzagna. Dunque, qual’è il messaggio? “I monumenti storici (che, fra l’altro, sono un ENORME VANTO CULTURALE della nostra Città) sono degli studenti”? No, davvero, aiutatemi a capire!

  6. L’istruzione vuol dire anche cultura, e i tagli sull’istruzione fanno parte di un disegno più grande proprio come i tagli sulla cultura. Per esagerare un pò, lo sanno tutti che un popolo ignorante e facilmente controllabile è il primo passo per la formazione di un regime.
    Il palazzo ducale come hai detto tu è il monumento culturale principale di Mantova ed è appunto per questo che è stato occupato, perché rappresenta la grandezza della città al livello nazionale e internazionale, proprio quella grandezza di cui si vantano tutti ma anche quella grandezza che è vittima di tagli assudi proprio come la scuola.
    Il concetto rimane sempre quello: unire le lotte per un futuro decente.
    (interpretazione personale)

  7. I monumenti storici sono, come dici tu, un enorme vanto culturale. Sono il simbolo della città, sono gli elementi importanti che rendono una città importante, bella e per questo anche i più appariscenti.
    Più calpestano i nostri diritti, più il nostro grido sarà forte. Più la protesta è forte, più l’azione deve essere visibile. Così vengono occupati il Colosseo, la Torre Pendente, l’Arco di Trionfo, il Palazzo Ducale e le Università. Vengono congestionati i traffici cittadini in maniera sempre più eclatante: dai centri storici ai principali sbocchi autostradali.
    Dici che occupare un monumento storico sia illegittimo e senza senso, bè sono convinto che sia illegittimo nel senso che vengo infrante delle regole (davvero credi sia così ignobile e controproducente?!), ma non si può proprio dire che non abbia un senso: noi siamo lo Stato e lo gridiamo da ciò che di più importante ha, materialmente,lo Stato.

    Stiamo parlando di DIRITTI civili non di regole.
    Stiamo ‘lottando’ per il nostro futuro, non per saltare un giorno di scuola.

  8. Avete visto i telegiornali? Come era ovvio che sarebbe capitato, il governo ha fatto di tutta l’erba un fascio e non ha fatto alcuna distinzione fra le proteste legittime e pacifiche e quelle illegittime e/o violente (vedesi, a tal proposito, Roma). Vedete, io sono convinto che più la protesta tende ad uscire dai propri confini di legittimità, più il governo è legittimato alla dura repressione tramite le forze dell’ordine. Una protesta che si evolve a forza di atti illegittimi e di occupazione di monumenti storici e artistici di grande valore quali non solo il Palazzo Ducale, ma anche la cupola di S.Maria del Fiore, il campanile pendente della cattedrale di S.Maria Assunta e così via, invece che di resistenza pacifica con più e più cortei consecutivi nel tempo e stanziamenti sistematici sui tetti delle Facoltà (perché le scuole pubbliche, quelle sì che sono nostre: sono gli studenti a fare la scuola, non il contrario), non fa altro che portare la protesta generale sempre più dalla parte del torto. In pratica, in questo modo si fornisce al governo un numero crescente di moventi della repressione. Così si fa il gioco del potere. Così si spiana al presidente e alla sua cricca la strada per l’autoritarismo, permettendo a quei populisti di affermare cose gravissime del tipo “le misure repressive sono adeguate” (Maroni) o “i veri studenti sono quelli che sono rimasti a casa a studiare” (B.) o addirittura “continuo a non capire il fondamento di questa protesta” (Gelmini). È questo che vogliamo? Per concludere, l’affermazione iniziale, dal tono dichiaratamente ironico e palesemente iperbolico, stava a sottintendere che, dal mio punto di vista, questi metodi di manifestazione del dissenso sono al tempo stesso rischiosi e fini a sé stessi. Ripeto: l’esercizio dei diritti costituzionali permette di sfilare in corteo, riunirsi spontaneamente in piazza o sui tetti delle Facoltà, urlare, cantare, ballare. Ma certamente non prevede l’occupazione dei monumenti storici e il blocco delle vie di trasporto e comunicazione. In fin dei conti, protestare per la lesione dei nostri diritti sconfinando oltre i limiti dei diritti a noi attualmente riconosciuti e garantiti dalla Costituzione è alquanto contraddittorio, dal mio punto di vista, nella società del XXI secolo. Insomma, cerchiamo di buttare un occhio al passato: queste sono contraddizioni da Italia postunitaria. La Democrazia si è evoluta. Abbiamo conquistato i diritti che attualmente ci sono ricoosciuti come inviolabili con il sangue, cerchiamo di sfruttarli al massimo. Facciamo vedere a quei bastardi che ci vogliono negare il futuro che siamo capaci di alzare la testa e urlare “noi la crisi non la paghiamo”. Facciamolo. Ma nei limiti della legge e della legittimità, dimostrandoci bravi cittadini che protestano non per convinzione ideologica, ma per la ferma volontà di migliorare il nostro Paese, la nostra Italia.

  9. Bossi: “Ragazzi hanno qualche ragione”
    Redel: “fare una cosa del genere è da fuori di testa”
    Maroni: “bene le forze dell’ordine”
    Gelmini:””Le contestazioni? Colpa della demagogia della sinistra”

    Possibile che persino Bossi sembri meno idiota di altri?

  10. Se tu riesci a trovare qualche momento storico in cui qualcosa è veramente cambiato senza una forza d’urto capace di rovesciare i rapporti di forza e mettere in scacco il potere ti pago una birra.
    Se riesci altresì ad individuare un momento storico in cui, di fronte alla nuda verità, il potere sia stato capace di dire in televisione(la sua televisione)’si in effetti ci sbagliamo, hanno ragione quelli che manifestano’ te ne pago due.

    ma sopratutto: basta cantare e ballare, i fricchettoni sono la rovina!

  11. E soprattutto, coi limiti della legge, quando la legge è ingiusta, mi spazzo il culo.

  12. redelberger ma lo sai come hanno fatto a mettere lo striscione sulla torre di pisa? Hanno chiesto al custode, che li ha lasciati passare…

    poi mi sfugge cosa ci sia di illegale nell’appendere uno striscione su un edificio storico che per definizione non appartiene a nessuno (o appartiene a tutti, in caso)

  13. udite udite, per Michele wikipedia redelberger la fronda di palazzo che portò gli orange protestanti sul trono d’inghilterra restaurando compiutamente la monarchia abbattuta dopo la prima rivoluzione inglese guidata dal Nma, dagli ironsides e dai vari gruppi popolari come levellers e diggers va considerata come una rivoluzione.

    le opinioni o sono circostanziate e motivate o si rischia di fare figuracce.

    apprezzo il tentativo ma pure in storia non ce la fai.

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