Ieri a Mantova davanti alla prefettura in Via Principe Amedeo, si è svolto un presidio autorganizzato di circa 80 persone in solidarietà con i lavoratori migranti e italiani brutalmente picchiati e manganellati dalla polizia lunedì a Brescia, durante lo sgombero del presidio sotto la gru occupata dai sei migranti.
La brutalità della repressione ha prevalso: a Brescia si e’ deciso di stroncare con la forza il movimento di solidarietà con l’occupazione della gru che dura da 10 giorni da parte di migranti truffati dalla cosidetta sanatoria colf-badanti. Una protesta giusta che è stata resa più aspra dal comportamento delle autorità che sono rimaste sorde davanti alle rivendicazioni dei lavoratori migranti e hanno prima vietato il corteo del 30 ottobre e poi sgomberato il precedente presidio permanente.
Il presidio sottostante la gru è stato dunque sgomberato con cariche e arresti: durante lo sgombero sono stati caricati a vista tutti i potenziali reporter che filmavano o fotogravano la scena. La violenza indiscriminata non ha risparmiato nemmeno la vicina parrocchia di San Faustino dove alcuni migranti avevano trovato riparo.
I cittadini di Terzigno che difendono la loro terra, gli operai della Mangiarotti di Milano pestati brutalmente e quelli di Pomigliano sotto ricatto di Marchionne, gli studenti bastonati perché si oppongono ai progetti delle ‘armi a scuola’ e ieri i migranti di Brescia, in questi mesi hanno mostrato al paese di quale risposta è capace il potere: una cieca violenza contro chi ‘dissente’, contro chi non si allinea al pensiero dominante dei talk-show , dei bunga-bunga e di chi continua a volere fare profitto sulle vite di donne e uomini.
Al presidio di Mantova hanno partecipato decine di antirazziste e antirazzisti: c’erano gli studenti del collettivo ‘aca toro, militanti di Sinistra Critica e attivisti/e dell’Arci insieme a semplici cittadini/e indignati davanti alla mattanza di Brescia. C’erano la Cgil e la Fiom con la presenza dei segretari e le Rsu di Belleli e Marcegaglia. Tutti uniti nel gridare ‘Siamo tutti sulla Gru’.
C’erano soprattutto i migranti. Alcuni erano operai delle fabbriche della città altri erano lavoratori del coordinamento migranti basso mantovano venuti da Suzzara per gridare ‘basta truffa, sanatoria subito’.
La Lega e la destra, che governano Brescia, Mantova e il paese, si affannano a confinare qualsiasi richiesta dei migranti in un problema di ordine pubblico negando persino la legittimità della trattativa. Un muro fatto di razzismo, minacce, interventi repressivi che ha come scopo quello di impedire l’apertura di un qualsiasi “spazio pubblico” in cui i migranti si possano riconoscere.
Uniamo le lotte per superare insieme questa crisi e spazzare via razzismo e precarietà.