Il nuovo regolamento di polizia urbana varato dalla giunta Sodano, costitusice una preoccupante e dannosa restrizione di libertà individuale e collettiva per chiunque viva, lavori o venga a visitare Mantova.
Non si sentiva davvero il bisogno, in una città piccola e pacifica come la nostra, di un regolamento volto esclusivamente a sanzionare i comportamenti sociali delle persone, definiti da un giorno all’altro devianti e pertanto sanzionabili dalla singola volontà di un sindaco e di qualche collaboratore.
L’interminabile quanto grottesco elenco di divieti, E’ un sintomo di una svolta reazionaria e conservatrice; l’esatto contrario di quello di cui ci sarebbe bisogno: una città viva, dinamica, accogliente e solidale.
Siamo inoltre molto allarmati dall’interpretazione data dall’assessore Rose, patrocinatore dell’iniziativa,al concetto di libero arbitrio della polizia locale nella valutazione delle nuove sanzioni introdotte. Come a dire che una legge è tecnicamente valida per tutti, ma poi sta a un corpo di polizia controllato e finanziato della giunta comunale, decidere a chi va applicato.
Riteniamo sia il momento di dimostrare che Mantova rifiuta questa inutile vessazione a danno dei cittadini e che valga la pena battersi per una battaglia di civiltà, fino al ritiro integrale del nuovo regolamento di polizia urbana.
Per questo sottoscriviamo poche righe di intenti chiari e trasparenti per dare vita al comitato “Mantova città aperta”, per ripristinare basilari condizioni di socialità, democrazia e coesione tra persone che vivono mantova.
Prime Adesioni
Singoli:
Maria Bacchi
Roberto Borroni
Giovanni Buvoli
Mauro Mantovanelli
Flavio Lazzari
Benedetta Zecchini
Naser al takruri
Paolo Cenzato
Andrea Caprini
Carlo Berini
Michele Paccini
Caterina Di Francesco
Fausto Banzi
Carlo Grassi
Associazioni, gruppi, movimenti, partiti:
Collettivo studentesco ‘Aca toro
Coordinamento docenti precari
Spazio Sociale La Boje
Arci Tom
Associazione per la Sinisitra
Sinistra Critica