Nel pomeriggio del 13 dicembre, una cinquantina di studenti sono scesi ancora una volta nelle strade, per manifestare il proprio disagio che sta ormai diventando insostenibile.
Obiettivo della giornata: l’amministrazione comunale. Motivi della contestazione: i soldi spesi per luminarie e per scuole private, mentre prosegue (in linea con il governo) il taglio netto alle scuole pubbliche e all’Università, e il nuovo regolamento di polizia urbana, che impedisce ai giovani di vivere veramente la città, impedendogli di stare seduti su gradini e mangiare per strada, col chiaro intento di trasformare questa città in una città finta, di fare uscire giovani e immigrati dal centro. Ciò è assolutamente inaccettabile: non vogliamo una città per turisti, bella 5 giorni all’anno, questa città è nostra e vogliamo che sia aperta, libera, vivibile serenamente da tutti.L’azione dimostrativa degli studenti è partita da piazza Broletto e ha raggiunto il Comune, tra slogan contro i tagli all’istruzione e cenni di solidarietà dei passanti. In testa al corteo una carriola piena di carbone: quale regalo poteva aspettarsi nel giorno di Santa Lucia questa amministrazione dopo essersi comportata così? arrivati davanti al municipio il carbone è stato rovesciato sull’ingresso. dopo una breve occupazione simbolica della strada e qualche intervento gli studenti fanno per andarsene, ma un agente della polizia locale impedisce che il gruppo si muova, minacciando sanzioni nel caso in cui il carbone non venga rimosso Dopo una breve trattativa parte del carbone è stato rimosso e parte spostato sulla strada: il poliziotto non è riuscito evidentemente a capire che la nostra era un’azione simbolica e assolutamente pacifica. Finita l’azione gli studenti si sono spostati allo spazio sociale La Boje per discutere e prepararsi alla manifestazione a Roma dell’indomani.
In una città ormai quasi morta, senza luoghi di aggregazione per giovani, il nostro sindaco ci vuole togliere anche il centro, per metterlo al servizio dei negozianti, dei turisti, a discapito di chi in questa città ci vive e di chi la rende una città non ancora morta del tutto.
Riprendiamoci la nostra città, riprendiamoci il nostro futuro!
Collettivo studentesco ‘Aca Toro Mantova
Collettivo studentesco The Fog Suzzara