[Comunicato di Sinistra Critica mantova]
Dopo la resistenza alla FIAT: GENERALIZZIAMO LO SCIOPERO DEL 28 GENNAIO
Sergio Marchionne con il sostegno di Confindustria, del governo, dei sindacati complici, di gran parte dei partiti di maggioranza e di opposizione nonché della quasi totalità dei media, ha scatenato una guerra contro i lavoratori e le lavoratrici, per togliere loro diritti e contratto nazionale. Gli operai metalmeccanici di Mirafiori in maggioranza hanno però risposto NO al ricatto, sfiorando la maggioranza assoluta nel referendum del 14 gennaio.
Il ricatto di Marchionne è coerente con la distruzione della legislazione del lavoro in atto che vuol rendere tutti soli e precari riportandoci ad una condizione di sfruttamento ottocentesca. Berlusconi e il suo governo lo stanno definendo per legge in tutti i settori di lavoro privato e pubblico: licenziamenti più facili, blocco dei salari per 4 anni nel pubblico impiego, precarietà che priva di futuro una intera generazione, lavoro in catena di montaggio fino a 10 ore al giorno, aumento dell’età pensionabile, malattia non pagata, demolizione di scuola e università pubbliche.
Tutto questo mentre grandi imprenditori, amministratori delegati e banchieri speculatori aumentano i profitti, evadono le tasse e si concedono stipendi miliardari.
I 2.300 NO di Mirafiori, ancor più dei NO di Pomigliano rappresentano un appello per tutti noi. Basta con lo sfruttamento senza limiti, non lasciamoci colpire uno alla volta: prima i dipendenti pubblici, poi gli studenti e adesso per l’ennesima volta ancora gli operai. Occorre rivendicare tutti uniti salario, reddito, lavoro e diritti.
Il 28 gennaio, sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto dalla Fiom ed esteso alle altre categorie da parte della Confederazione Cobas e da altri sindacati di base, è l’occasione per estendere lo sciopero a livello generale: in tutte le categorie è indetto formalmente lo sciopero e tutti hanno la possibilità di scioperare e di scendere in piazza. Ricomponiamo in questa giornata le mille vertenze di resistenza alla crisi: dagli studenti agli immigrati, dalle fabbriche presidiate alle lotte per la difesa dell’ambiente. Diamo continuità alla mobilitazione per costruire nuove iniziative di massa ancora più unitarie e generali.
Sinistra Critica, dall’interno delle lotte della FIAT, degli studenti e del diffuso conflitto sociale esistente, si batte per unire le forze e per far riuscire al massimo e generalizzare lo sciopero del 28 gennaio. Berlusconi deve cadere non solo per la vergogna della sua vita personale indecente e per i reati da cui cerca di uscire impunito, ma soprattutto perché complice della macelleria sociale di Marchionne e di Confindustria.