[Comunicato del Collettivo studentesco ‘Aca Toro]
Il voto di Mirafiori ha dato un evidente risultato: una coscienza di classe che impedisce agli operai di rinunciare ai propri diritti esiste ancora. Così mentre Marchionne ringrazia i “lavoratori lungimiranti”, che ha messo davanti a una scelta “libera e democratica”, i colletti bianchi vicini ai vertici dell’azienda hanno deciso i turni di chi lavora in catena di montaggio. Questo voto rappresenta il rifiuto di una classe che non vuole essere ricattabile, che non accetta nessuna delle attuali rappresentanze politiche e sindacali, dal Pdl al Pd ai vari sindacati eccetto Fiom e sindacati di base. I problemi degli operai Fiat sono solo apparentemente lontani da quelli degli studenti scesi in piazza per tutto l’autunno: ad entrambi viene fatto subire il ricatto della crisi, mentre Marchionne impone salari ridotti e rinuncia dei diritti, l’istruzione viene smantellata e privatizzata. In fondo Marchionne e la Gelmini hanno lo stesso obbiettivo: ridurre il lavoro e il sapere a merce senza qualità, i lavoratori e gli studenti a macchine senza soggettività, utili e spendibili a proprio piacimento, tutelando esclusivamente gli interessi di pochi a discapito dei diritti dei più deboli. La situazione per questa parte della popolazione è sempre più dura: ai lavoratori vengono tolti i diritti, agli studenti il futuro, così mentre i dirigenti ingrassano vengono messi in gioco diritti conquistati con anni di dure lotte.
La mobilitazione studentesca ha caratterizzato questo autunno caldissimo: occupazioni, blocchi stradali, migliaia di giovani in piazza a sfogare una rabbia sfociata negli scontri di Roma. Scontri criminalizzati praticamente da tutte le forze politiche. Ma chi a Roma c’era sa che non si trattava di black block, nè di vandalismo gratuito, a Roma abbiamo visto la rabbia di una generazione a cui viene tagliato il futuro, abbiamo visto la voglia dei giovani di reimpadronirsi di ciò che gli spetta di diritto. In una situazione di questo tipo è fondamentale l’unione delle forze tra studenti, lavoratori, migranti e tra tutte le realtà in lotta per far partire una nuova e decisiva stagione di conflitto. Prima data fondamentale il 28 gennaio, giorno dello sciopero della Fiom. Sarà importantissimo far sentire una massiccia presenza di tutte le realtà sociali oppresse in questo paese. Il collettivo studenteso ‘Aca Toro sarà in piazza a Milano insieme agli operai della Fiom e invita tutti gli studenti a partecipare alla mobilitazione. Il collettivo sarà in piazza non solo a portare solidarietà ma anche con l’obbiettivo di costruire una connessione tra realtà che lottano, perchè questa crisi non l’abbiamo provocata e non la vogliamo pagare!
TUTTI E TUTTE IN PIAZZA IL 28 GENNAIO!