Da un paio di anni ricorrono in modo casuale, ma con una cadenza abbastanza costante, atti di intimidazione verso persone, strutture e attività dello Spazio Sociale La Boje!.
Nonostante il tentativo della stampa di banalizzare l’antifascismo come una questione di opposti estremismi, e il nostro impegno nel non prestare attenzione a quelle che abbiamo sempre considerato “bambinate”, il fatto di ieri notte chiarisce quali sono i ruoli in questa “partita”.
Lo spazio sociale è una realtà che esiste da quasi 5 anni ed è la sedimentazione dei movimenti che si sono costruiti a Mantova dal G8 del 2001 di Genova.
Possiamo dire di essere stati presenti e protagonisti delle lotte che hanno animato la città negli ultimi anni, di aver rappresentato, o quantomeno di esserci impegnati a farlo, un luogo di incontro delle opposizioni sociali, delle controculture, dell’autorganizzazione giovanile.
Non solo concerti o eventi culturali, ma anche manifestazioni, presidi, assemblee dei movimenti studenteschi e precari, il lavoro militante in sostegno del referendum sull’acqua pubblica, per il salario sociale e il salario minimo garantito e infine le lotte a fianco dei migranti e la costruzione, insieme altri soggetti, del comitato Mantova Antifascista e Antirazzista.
Questo breve elenco non è volto a costruire un’ autocelebrazione delle nostre attività, e comprendiamo che qualcuno potrà non essere d’accordo con noi, preferendo gli interessi delle imprese, per esempio, a quelli delle popolazioni che subiscono la devastazione ambientale delle grandi opere, ma ci sembra giusto chiarire che noi facciamo attività alla luce del sole e con i piedi ben piantati nella realtà che ci circonda.
Ieri notte, dopo essere stati protagonisti di svariate “eroiche” azioni notturne, dalla classica e fascistissima “suonata di citofono e fuga” alla ben più cruenta violenza verso l’innocente cassetta delle lettere, alcuni neonazisti della provincia di Mantova, legati alla scatola cinese di associazioni poco popolate che parte da Forza Nuova, passa dall’ Intollerante fino ad arrivare alla new entry Mantova Sicura, hanno superato il limite di tollerabilità.
Verso le due di notte sono entrati silenziosamente nel giardino della nostra sede in strada Chiesanuova 10, sorprendendo tre compagni che stavano per andarsene.
Dopo continue provocazioni verso i tre attivisti della Boje!, che gli chiedevano di andarsene, hanno disquisito sulla democraticità dell’ antifascismo e si sono allontanati.
Era solo una perlustrazione, alle 3 di notte, come testimoniato da una vicina svegliata dai rumori, si sono introdotti nel giardino sfondando la rete di recinzione e, dopo aver smontato i lucchetti della porta posteriore, hanno dato sfogo al loro spirito da fanciulli, della gioventù hitleriana.
Il giorno successivo abbiamo trovato il pavimento della cucina sommerso da detersivo e vino, i libri e le riviste strappati e calpestati, i soldi delle offerte spariti, dalla carta ai centesimi, con essi un PC portatile Samsung, più fortunato di tre videocassette e un paio di cartelloni andati distrutti, al piano superiore era stata sparsa farina, acqua e altri detergenti.
La Boje! era il nome di un movimento contadino sviluppatosi nelle nostre terre a fine ‘800, pochi decenni dopo, di fronte una crisi economica più lieve di questa, le sedi sindacali e le case del popolo nate da quel movimento, furono costrette a difendersi dagli attacchi di chi faceva le marce con i soldi degli agrari e degli industriali, noi riteniamo di dover fare lo stesso per autotutelarci.
Non è una minaccia, ma un chiarimento, abbiamo sempre evitato di creare situazioni di tensione di fronte alle provocazioni, a volte difficilmente digeribili, di chi si diverte a giocare ai ragazzi della via Pal, individui il cui unico agire politico è la caccia notturna al diverso.
Continueremo a muoverci liberamente nella città, promuovendo le nostre iniziative e contrastando quotidianamente ogni forma di fascismo, nel fare ciò non accetteremo alcun tipo di intimidazione o che qualsiasi altr* antifascista possa sentirsi in pericolo.
Invitiamo cittadini e associazioni a prendere posizione contro questi o simili atti d’intolleranza.
Mantova 21/10/2012
spazio sociale LaBoje vivo, vegeto e ribelle!