Oggi alcuni attivisti hanno sanzionato la sede della Deutsche Bank a Mantova in connessione con le azioni internazionali in solidarietà verso il popolo greco e contro le istituzioni politico economiche che lo ricattano.
In Grecia sei anni di intense lotte sociali contro i tagli dei servizi pubblici e le privatizzazioni, hanno portato al potere una coalizione di governo che rifiuta di rispettare il memorandum della troika.
Come in altri paesi, il debito pubblico è cresciuto a partire dagli anni ’80 a causa di (in ordine crescente): una politica fiscale clientelare; la privatizzazione dei servizi pubblici e i grandi eventi (e opere infrastrutturali) attraverso cui la classe imprenditoriale si è garantita appalti pubblici miliardari ; il gioco finanziario che ha portato al collasso le banche private, poi salvate dai soldi pubblici.
Il debito pubblico non è stato creato a beneficio nostro, si possono salvare le banche private, ma la BCE la scorsa settimana si è rifiutata di acquistare i titoli di stato greci. In questo modo ricatta il governo Tsipras, promotore di un programma di sicurezza sociale per scongiurare l’allarme umanitario.
È la definitiva prova della chiusura di spazi democratici e di autodeterminazione per il popolo a favore degli interessi del capitalismo.
BCE, FMI e CommissioneEuropea vogliono cancellare qualsiasi possibilità di RI-NEGOZIAZIONE del debito e di andare verso un’economia indirizzata alle vite delle persone e non all’accumulazione di ricchezze in poche mani. Siamo vicini al popolo greco poiché il campo della lotta all’austerità è l’Europa e se l’Atene della crisi è a Mantova nel taglio dei servizi (provincia e Apam) e nella svendita del territorio, allora Mantova deve essere l’Atene che resiste al controllo delle banche.
Favilla – CommuniaMantova
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