LE FORZE DI OCCUPAZIONE ATTACCANO LA SEDE DEI SINDACATI IRACHENI

Gli aggressori hanno saccheggiato e distrutto le proprietà del sindacato, strappando striscioni e manifesti con la condanna di atti di terrore, imbrattando il nome dell’IFTU e quello del sindacato dei lavoratori dei trasporti (sulla facciata principale dell’edificio) con pittura nera e fracassando i vetri delle finestre, senza dare alcuna ragione o spiegazione.

La Federazione irachena dei sindacati, una delle organizzazioni più importanti della società civile, che include nelle sue fila lavoratori iracheni, impegnati nella costruzione del nuovo Iraq, il futuro democratico Iraq, condanna con forza questo ingiustificato atto di terrore da parte delle forze occupanti che ha preso di mira dirigenti e quadri sindacali ben noti per la loro lotta contro l’odiata dittatura.

Mentre chiediamo l’immediato rilascio dei nostri colleghi detenuti, e condanniamo ogni tentativo di lanciare nuovi attacchi a sedi sindacali, o ulteriori arresti di dirigenti sindacali, sottolineiamo che la classe lavoratrice non perdonerà questo attacco che costituisce una palese violazione della democrazia e dei diritti umani.

Perciò facciamo appello a tutte le forze di buona volontà del nostro popolo, così come ai sindacati arabi e del mondo intero, affinché prendano una posizione decisa contro questo atto, e chiedano l’immediato rilascio dei prigionieri, e l’ indennizzo per i danni inflitti ai nostri colleghi e alla sede dell’IFTU come risultato di questa aggressione.

L’ Esecutivo della Federazione Irachena dei Sindacati.

6.12.2003


dichiarazione delle federazione dei sindacati irachena:

Le forze di occupazione americane, usando circa dieci veicoli armati e decine di soldati, hanno attaccato la sede temporanea dell’ IFTU (nella sede centrale del Sindacato Trasporti e Telecomunicazioni, nel distretto di Karkh, Alawi al Hilla) a Bagdad alle 10,30 di sabato 6 dicembre 2003 e arrestato 8 dei suoi dirigenti e quadri, che sono stati ammanettati e portati via per destinazione sconosciuta.