Ci troveremo in stazione dei treni a Mantova, come ogni anno in cui abbiamo partecipato alla MayDay sciopero transnazionale precario.
Quest’anno la manifestazione rappresenterà anche il primo momento nazionale di opposizione ad EXPO e alla sua filosofia, per questo partiremo un pò prima con il treno delle 10.48.
RITROVO STAZIONE ORE 10.15
(sarà possibile anche prendere il treno delle 12.48 arrivando a Milano alle 14.40)
L’ appello da http://www.noexpo.org/
350 persone provenienti da tutta Italia hanno alimentato l’assemblea nazionale No Expo di sabato 11 aprile. A pochi giorni dall’apertura dei cancelli dell’infausto grande evento, tanti e diversi soggetti, che in tutta la penisola ogni giorno alimentano lotte e resistenze contro il modello di vita e sviluppo che in Expo si rappresenta, si sono incontrati ancora una volta.
Precari, studenti, contadini, lavoratori, sindacati di base, collettivi, centri sociali, produttori e movimenti ecologisti hanno individuato nella cinque giornate di Milano un momento centrale per una lotta comune nella costruzione di territori, città e di un mondo diverso.Dal 29 aprile al 3 maggio, prima, durante e dopo l’inaugurazione di Expo, Milano sarà laboratorio sociale di resistenze e alternative.
Storie diverse provenienti da luoghi differenti si uniranno in una sola opposizione, gioiosa, potente ed arrabbiata, ad un’idea di saccheggio e devastazione ben rappresentata dal progetto Expo, dal sistema che promuove e di cui si fa portatore oltre i 6 mesi dell’evento: debito per tutti e tutte, colate di cementificazione e precarietà quotidiana perricattare il presente ed ipotecare il futuro.
La forza e il miscuglio di intelligenze offensive, che in quei cinque giorni invaderanno Milano, obbligheranno gli organi d’informazione, oggi impegnati nella demonizzazione del percorso No Expo,a parlare della potenza dei contenuti della protesta e della moltitudine che scenderà per le strade.
La città vetrina che vogliono mostrare è una città buona per pochissimi, è una città che cancella diritti, possibilità e futuri. La città secondo Expo è la città che vorrebbero replicare ovunque, riproducendo dominio e sfruttamento in ogni luogo e su ogni essere. Alla vetrina preferiamo gli angoli nascosti e reali, le periferie e le esperienze di lotta, le diversità e le vite che si nascondono dietro le immagini patinate con cui si cerca di imbellettare la realtà di crisi e di fatica che tutte e tutti viviamo ogni giorno.
Apriamo allora questa città, per cinque giorni che altro non sono che i primi cinque giorni di contrasto ad Expo iniziato. Cinque giorni che vogliamo attraversati dal maggior numero possibile di persone, che costruiscano un corteo partecipato e di massa,che renda visibili le ragioni della nostra opposizione al modello Expo e che sappia parlare con gli strati popolari di questa città.
Cinque giorni che seguono anni di lotta e denuncia sociale.
Cinque giorni che precedono l’alterexpo, ovvero i nostri sei mesi di opposizione al grande evento.
Se i sei mesi di Expo significheranno per istituzioni e media confermare vane promesse, per noi saranno il periodo per sedimentare le anomale reti ricompositive che stiamo sperimentando per fortificare i percorsi contro il Jobs Act, per il diritto all’abitare, per i diritti ed il riconoscimento delle libertà sessuali e dei generi, per la difesa dei territori da eventi e opere grandi, piccole, medie che altro non sono che atti predatori di spazi, ricchezze, beni comuni, diritti, agibilità e risorse per tutti. Non solo in Italia.
Il nostro No Expo è un percorso di senso che non si esaurirà con le giornate dal 29 aprile al 3 maggio,e che certamente non finirà il 1 novembre. È, e sarà sempre, complice e solidale con le lotte No Tav che dalla Val di Susa a Brescia, passando per l’alessandrino e il territorio ligure, mostrano la dignità delle popolazioni locali contro un’opera inutile, così come è vicina a tutti i piccoli e grandi movimenti di resistenza alle grandi opere inutili ed imposte. È, e sarà sempre, dalla parte degli antifascisti che difendono la memoria ed il territorio dall’ignobile ideologia fascista, che in tempi di crisi lucra sulle difficoltà quotidiane per farsi spazio.
Per questo l’assemblea nazionale di sabato chiede l’immediata liberazione dei compagni colpiti da
arresti per avere difeso l’antifascismo a Cremona.
Il programma della cinque giorni di Milano, contro e oltre il modello Expo 2015:
29 APRILE MILANO SI OPPONE ALLA MARCIA FASCISTA-coordinamento Fascisti e Razzisti No Grazie
30 APRILE: CORTEO STUDENTESCO NAZIONALE- INIZIO CAMPEGGIO INTERNAZIONALE NOEXPO che durerà fino al 3 maggio con dibattiti e workshop
1 MAGGIO: #NOEXPOMAYDAY ore 14 piazza XXIV MAGGIO
2 MAGGIO: MOBILITAZIONI DIFFUSE CONTRO EXPO
3 MAGGIO: ASSEMBLEA PLENARIA GENERALE di lancio della mobilitazione per i 6 mesi di Expo
DAL 3 MAGGIO IN AVANTI: 6 MESI DI #ALTEREXPO! conflitto, incontro e alternativa contro il modello Expo e oltre i grandi eventi
Le compagne e i compagni della Rete Attitudine NoExpo