Con l’approvazione del Decreto Sicurezza, da parte dei ministri della sinistra, a partire da Rifondazione, un’altra diga a sinistra è saltata. La diga della civiltà giuridica, della tolleranza, della diversità sostanziale rispetto alle destre.
A furia di prevenire il peggio la Sinistra di governo ha favorito proprio il peggio che oggi assume il volto inquietante del cinismo di Veltroni, il quale monta una campagna razzista per consolidare il suo Pd oppure il profilo del disegno di legge sul Welfare che aumenta l’età pensionabile e stabilizza la precarietà!
Il governo Prodi non ha fatto altro che costruire disastri e demolire speranze. E se il presidente della Camera cerca di cavarsela affermando che la “svolta auspicata non c’è stata” noi abbiamo l’obbligo di ricordare che l’assenza di una svolta era chiara da tempo e la Sinistra, in primis Rifondazione, è parte in causa. Specialmente quando si prepara ad appoggiare leggi indecenti.
La serie di errori e di insulti al proprio elettorato è lunghissima: dalla guerra in Afghanistan alla scomparsa dei Dico, dalla Finanziaria dei regali alle imprese al Welfare della precarietà a tempo indeterminato; dalla scomparsa della Commissione sul G8 fino all’odioso pacchetto-sicurezza che introietta le politiche delle destre e le assimila al centrosinistra.
Per la sinistra è una Caporetto. E non è un caso se, nel mezzo di uno scontro violentissimo a base di luoghi comuni razzisti, l’unica parola che forte e chiara che non si sente è stata proprio quella di un secco No alle politiche securitarie, al razzismo strisciante, alla limitazione dei diritti. Un’afonia che la dice lunga sulla crisi in corso.
Noi non ci stiamo. Di fronte a misure come la Finanziaria, il Welfare, il decreto Sicurezza noi siamo all’opposizione e non digeriamo rospi indigeribili. Diciamo No in parlamento ma soprattutto diremo No nelle piazze sostenendo con forza le mobilitazioni dei prossimi giorni:
– lo sciopero generale del 9 novembre;
– la manifestazione di Genova del 17;
– la manifestazione delle donne contro la violenza del 24 novembre;
– la manifestazione contro la privatizzazione dell’acqua del 1 dicembre;
– la tre giorni contro la guerra e la base a Vicenza del 15-15-16 dicembre
Il 7-8-9 dicembre svolgeremo a Roma la prima Conferenza Nazionale di Sinistra Critica dove lanceremo la proposta di una Costituente della sinistra anticapitalista. E’ ovvio infatti che serve un’altra Sinistra che riparta dall’opposizione irriducibile al liberismo e alla guerra, che stia sempre dalla parte dei movimenti, delle lotte sociali e di classe, alternativa alle destre ma alternativa anche al Partito Democratico.
di em@