La legge Bossi-Fini è ancora in vigore e non sembra ci sia la volontà di abrogarla, nemmeno di superare gli aspetti più razzisti che continuano a provocare il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei migranti. Abbiamo sentito nell’ultimo anno tante promesse, nessuna si è tradotta in realtà.Nei fatti non abbiamo visto alcuna discontinuità con i governi precedenti.
Anzi abbiamo assistito ad un aumento di episodi razzisti di una gravità allarmante: amministratori locali che incitano la popolazione a cacciare rom e migranti.I migranti non sono considerati persone, soggetti che vogliono affermare i propri diritti sociali e politici, ma donne e uomini da usare nelle fabbriche, nel commercio, nelle cooperative come forza lavoro precaria e sottopagata.
Da quasi due anni i migranti e le loro famiglie sono costretti a pagare centinaia di euro per ogni rinnovo del permesso di soggiorno. Gran parte di questi soldi vanno alle Poste Italiane senza che forniscano un servizio e un’assistenza adeguati. L’accordo tra lo Stato e le Poste si è rivelato solo un grande affare per le Poste e le casse dello Stato, un ulteriore costo per i migranti e un notevole allungamento dei tempi per rinnovare i permessi di soggiorno. Bisogna trasferire tutte le pratiche dalle questure e dalle Poste agli enti locali, comuni e circoscrizioni, in modo che i migranti non siano più costretti a fare umilianti code davanti agli sportelli e perché finalmente i permessi di soggiorno siano una normale certificazione amministrativa.
Il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro continua ad essere il principale motivo della precarietà dei migranti oltre che rappresentare un costo economico e sociale eccessivo per i migranti: basti pensare che per lavorare i migranti devono avere una casa idonea con tanto di certificazione a norma degli impianti idraulico e elettrico.
La diffusione dei cosiddetti regolamenti e patti sulla sicurezza sta alimentando un clima sociale ostile nei confronti dei migranti. I CPT continuano a essere aperti e svolgere la loro funzione repressiva e di controllo della libertà dei migranti.
E’ necessaria una nuova sanatoria, base di partenza per l’introduzione della regolarizzazione permanente, di tutti i migranti presenti sul territorio.
E venuto il momento che i migranti e gli antirazzisti riprendano la parola e si mobilitino in prima persona in due scadenze nazionali: il 27 ottobre a Brescia e il 28 ottobre a Roma.
Sabato 27 ottobre ore 15.00
piazza della Loggia – Brescia
· per l’abrogazione del protocollo di intesa con Poste Italiane basta dare i soldi alle poste per i permessi di soggiorno.
· per la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro, fonte di precarietà e di ricatto sui luoghi di lavoro.
· per la chiusura definitiva dei Centri di Permanenza Temporanea (CPT) in cui continuano ad essere rinchiusi i migranti che non hanno commesso alcun reato. No ai regolamenti e ai patti sulla sicurezza che colpiscono i migranti e alimentano il razzismo
· per la sanatoria e la regolarizzazione permanente di tutti/e i/le migranti presenti sul territorio
· per l’ abrogazione della Bossi-Fini
· per il rimborso dei contributi pagati per chi rientra definitivamente nel proprio paese
Adesioni
Associazione Diritti per tutti (Immigrati in lotta), Coordinamento Immigrati Cgil Brescia e Provincia, Forum delle Associazioni degli Immigrati, Associazione Multietnica Castegnato, Centro islamico Vobarno e Valle Sabbia, Associazione islamica Mohammadiah, Associazione Sri Lanka-Italia, Tavolo Migranti ,Centro sociale Magazzino 47, Radio Onda d’Urto, Centro sociale 28 maggio SdL Intercategoriale, Centro islamico Bresciano, Confederazione Cobas, Associazione Sinistra Critica, Circolo Fai-Arci, Associazione Italia – Bangladesh, Giovani Comunisti Brescia, Associazione Il Maghreb, Associazione Essalam, Associazione Immigrati Franciacorta, Centro Islamico di Sarezzo, Coordinamento Immigrati Bergamo, Coordinamento Migranti Bologna, Gruppo Migranti Torino, Rete Cittadini di Fatto Milano, Laboratorio antirazzista L’Incontro La Spezia, Coordinamento Migranti Vicenza, Federazione RdB/CUB, Aiscafrica Modena, Associazione Ci Siamo Anche Noi, Coordinamento Nazionale di Organizzazioni ed Associazioni Peruviane in Italia, Cooperativa Pavese Sicurezza e Solidarietà, Associazione Dimensioni Diverse – Milano, Partito Umanista di Milano, Coordinamento Nord Sud del mondo Milano, Prc Federazione di Brescia, Associazione Interculturale Todo Cambia Milano, Associazione lavoratori senegalesi della Vallesabbia, Comunita Immigrati Valcamonica, Kollettivo Studenti in Lotta di Brescia, Le Scuole Senza Permesso di Milano
di antiracist