assemblea noExpo assieme ai ragazzi del Comitato NoExpo di Milano!
Durante l’assemblea verrà presentato l’appello ufficiale alle 3 giornate di mobilitazione (30 aprile, 1 e 2 maggio) che si terranno a Milano e si discuterà di come scendere in piazza!
EXPO: DEBITO, CEMENTO, PRECARIETA’
A poche settimane dall’apertura di Expo stiamo assistendo a un gioco imbastito dalle grandi potenze private per i loro stessi interessi: speculazioni sui terreni, con il ruolo centrale di banche e finanze, valorizzazione economica del territorio e sua progressiva distruzione attraverso il consumo di suolo e la riduzione di spazi agricoli.
• DEBITO: per Expo 2015 sono stati impiegati 1,3 miliardi di euro pubblici; 823 milioni sono i soldi con cui il governo ha contribuito alla realizzazione del sito; intanto nessuno si cura più del debito pubblico del nostro Paese, che nel 2013 ammontava già al 132,6% del PIL;
• CEMENTO: per realizzare la grande opera è stato necessario cementificare interamente l’area tra Pero e Rho fiera; circa 1.090.000 metri quadrati di terreno, fra il comune di Milano e quello di Rho risultano utilizzati per la realizzazione del sito; i terreni dell’area dove verrà installata la piastra per gli allacciamenti dei padiglioni sono inquinati e da bonificare, nonostante questo i cantieri continuano a costruire tutt’ora;
• PRECARIETA’: stages e tirocini non retribuiti, ma facenti curriculum, stanno attirando 18.500 lavoratori e lavoratrici “volontari”; nonostante le dichiarazioni del ministro Padoan, secondo cui il grande evento aiuterà la crescita occupazionale, la precarietà sta aumentando e la disoccupazione giovanile oggi raggiunge i massimi storici;
LE CONTRADDIZIONI DI EXPO
• Lo slogan di Expo 2015 “Nutrire il pianeta – energie per la vita”, dalle nobili aspettative, è il simbolo dell’enorme contraddizione su cui Expo stessa si fonda, dato che tra i principali partecipanti vi troviamo alcune tra le multinazionali che da anni stanno affamando il nostro pianeta, come Coca-Cola, Monsanto e Nestlè;
• E gli invitati? Centinaia di Paesi di tutto il mondo, ansiosi di mostrare le loro “eccellenze” nella vetrina milanese, tra cui troviamo Israele di Netanyhau o la Russia di Putin, entrambi Stati impegnati economicamente in azioni militari colpevoli di uccisioni e distruzione, reati di Stato velati che non sembrano interessare nessuno;
• Ecco il progresso di Expo:
solo a marzo 2014 l’Italia si è ricordata di avere da 3 anni un cantiere a cielo aperto su cui sta sorgendo una grande opera incompiuta che interessa 147 Paesi del mondo;
in progetto creazioni di hotel e centri commerciali per la città di Milano, dove i turisti potranno fare compere, divertirsi e alloggiare; intanto Milano aspetta da 20 anni una nuova linea metropolitana, le aziende stanno chiudendo e la disoccupazione sta aumenta;
una rete di intercettazioni ha testimoniato i meccanismi illegali tramite cui grandi boss mafiosi si assicurano gli appalti della grande opera, che ricordiamo avere un costo complessivo di miliardi di soldi pubblici;
COME SI FA A NEGARE L’EVIDENZA? EXPO FA MALE!