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A pochi passi da dove Victoria srl vorrebbe costruire un nuovo ipermercato Esselunga organizziamo un torneo di basket contro le cementificazioni, per diffondere saperi #noEXPO e organizzare la partecipazione da #Mantova alla #MAYDAY #NOEXPO del primo maggio.
Expo2015 sta arrivando condensando tutte le contraddizioni del modello delle grandi opere e della filosofia delle crescita infinita.
Hanno provato a presentarlo come un’occasione di sviluppo e di nutrimento del pianeta, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: migliaia di ettari devastati per padiglioni incompleti dove le multinazionali dell’alimentazione potranno esibirsi in operazioni pubblicitarie che verranno pagate dalla collettività sotto forma di debito pubblico.
Non solo non viene nutrito (ma affamato) il pianeta, ma si contribuisce ad aumentare la disuguaglianza tra ricchi e poveri, tra centro e periferia. I cibi bio e slow food sono sempre meno accessibili alla massa della popolazione il cui stomaco deve fare i conti con cibi scadenti e pieni di conservanti. A livello planetario si parla invece di vera e propria penuria come ci dimostra la volatilità del prezzo dei cereali che in una settimana può mettere in ginocchio una popolazione.
Le terre del sud del mondo infatti rispondono sempre più agli interessi alimentari del nord, con le monoculture indirizzate al bioetanolo piuttosto che alla soia, dei popoli coltivano materie che non possono mangiare.
Se trasliamo questo ragionamento sulla nostra piccola città, vediamo come negli anni del patrimonio unesco e delle fiorere nel centro storico, le periferie di Mantova si siano progressivamente impoverite. Mancano le ristrutturazione delle case popolari, i progetti sociali, i campi sportivi e le alternative alla disoccupazione.
In compenso le forze xenofobe e fascistoidi vorrebbero portare un pò di odio per giustificare l’impoverimento delle periferie con la presenza dei migranti.
In questo modo non si vince, solo l’unione tra chi è escluso dagli expo e dai prezzi dei centri storici addobbati può rivendicare una città diversa, con più urguaglianza tra centro e periferia e una nuova stagione di conquista di diritti sociali.
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Collettivo Studentesco Hic Sunt Leones
La Boje!