La scorsa settimana il general manager di EXPO2015 Angelo Paris è stato incarcerato a causa di un giro di tangenti attorno al grande evento milanese del prossimo anno.
Attorno a lui si muoveva un sistema politico-imprenditoriale che influenzava le aste della miriade di progetti connessi all’esposizione universale.
Potremmo gridare allo scandalo, e invece no, perché da anni i movimenti e le associazioni che contrastano la cementificazione, denunciano la stretta connessione tra l’imprenditoria del mattone e la “pulizia” di denaro sporco o piuttosto l’occasione di speculazioni finanziarie con pagate con i soldi pubblici.
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